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Recensioni, commenti e opinioni della stampa sull'attività di Filema.


La scuola di via Pasquale Scura - Nando dalla Chiesa
Appassionato elogio dell'Istruzione pubblica in Italia
"L'UNITÀ" - Lidia Ravera
Incomincia come un romanzo sudamericano. Continua come il diario di un sociologo di quelli degli 
esordi. Finisce come un documento politico, con le necessarie punte polemiche e un¹accorata voglia 
di fare. Si sente, in ogni riga, l'urgenza di fermarsi a guardare, di guardare e capire, di capire e 
lottare. Libri come La scuola di via Pasquale Scura sono libri importanti. 
Il cuore conteso - Vanni D'Alessio
Il nazionalismo in una comunità multietnica. L'Istria asburgica"
"ADNKRONOS" - 31/03/04
Una metafora per esprimere un luogo amato e desiderato conflittualmente da più persone, questo è il 
significato del titolo del libro "Il cuore conteso. Il nazionalismo in una comunità multietnica, l'Istria 
asburgica" di Vanni Alessio, edito da Filema. L'autore, dottore di ricerca in "Storia della società 
europea" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Federico II di Napoli, illustra la storia 
dell'Istria tra Ottocento e Novecento. Un luogo conteso da italiani, croati e sloveni, amato in quanto 
comunità multietnica, ma anche segnato profondamente da tensioni e conflitti. L'Istria, immune dal 
nazionalismo etnico di fine secolo, è stata colpita, soprattutto durante la seconda guerra mondiale, da 
massacri e tragedie. Un racconto di 222 pagine che parte dall'oggi per calarsi nei vari momenti storici, 
dalla presenza di Venezia alla fugace apparizione di Napoleone. Ma è l'Istria asburgica ed ottocentesca 
ad essere la protagonista, "il cuore conteso". Pisino-Pazin-Mitterburg, attuale capoluogo 
amministrativo, è la finestra su cui si affaccia l'autore per guardare alle dinamiche dell'identificazione 
etnica. La cittadina, simbolo dei processi culturali e politici legati all'interazione comunitaria, si 
manifesta soprattutto nell'ultima parte del libro. Vanni D'Alessio è anche autore di saggi in italiano e 
croato sull'Istria degli Asburgo e del fascismo 
Se non ora, quando quando quando? - Autori vari
Le sette giornate di Mantova
"GQ" - 26/03/2004
Allegria, calore, divertimento e impegno sociale. E' questo il senso del Mantova Music Festival, 
tenutosi dall'1 al 7 marzo nella città dei Gonzaga. La manifestazione, voluta da Nando Dalla Chiesa 
inizialmente in contrapposizione al Festival di Sanremo ha poi preso una fisionomia autonoma 
all'insegna della musica italiana di qualità.  Il pubblico ha reagito bene: 30mila presenze in una 
settimana e 3 milioni di ascolti circa ogni giorno tra tv (Emili Tv, Odeon Sat) e radio (Popolare 
Network, Radio Città Futura, Eco Radio). Il bilancio è stato dichiarato con soddisfazione da Nando 
Dalla Chiesa nella conferenza stampa di chiusura, in una mattinata di neve. 
Il libro del Festival, Se non ora quando quando quando. Le sette giornate di Mantova racconta la 
storia di un'impresa che si è dovuta misurare per intero con la forza del tabù Sanremo. Di ribellarsi 
al messaggio devastante che si possa o si debba convivere con la mafia. L'impresa di partire da 
questo rifiuto radicale per costruire altro, per offrire un altro progetto di festival. Fondato su un'idea 
di incontro e di partecipazione anziché di business. Di sobrietà e di qualità anziché di sfarzo 
vanesio.
Ondina - F. de la Motte Fouqué - I. Bachmann
La ninfa che divenne donna per amore
"IL MATTINO" - 16/03/2004
La scelta editoriale di accostare l'intramontabile e affascinante storia romantica (datata 1811) della 
ninfa bizzarra, mitica ispiratrice di tante favole e film, che diventa donna remissiva e acquista 
l'anima per amore, alla veemente invettiva autobiografica della ribelle Ondina post-moderna, alla 
quale da voce la Bachmann nel suo testo del 1985, suona come una provocazione. Una sfida che va 
ben oltre il gusto meramente intellettuale di giustapporre il racconto fiabesco intessuto su archetipi 
potentemente evocativi, accanto alla polemica sferzante, dolorosa e appassionata della grande e 
sfortunata autrice austriaca, morta a 47 anni nel 1973.
Travestimenti e metamorfosi - Autori Vari
Percorsi dell'identità di genere tra epoche e culture
"IL MATTINO" - 17/03/2003
Donne mutanti, per oltrepassare i confini delle convenzioni culturali e sociali e dei ruoli sessuali 
fino a raggiungere territori di totale libertà espressiva. Oltre la linea d'ombra del genere codificato. 
Patriote e guerriere, ereditiere masculiate dai giuristi, vedove virili e scrittrici di talento, celate da 
vestiti (o pseudonimi) maschili. Perché a dispetto di un adagio popolare (l'abito non fa il monaco), 
il potere delle apparenze esiste, eccome. Sull'argomento uno stimolante volume nella collana 
"Frontiere innaturali" con una postfazione di Adele Nunziante Cesaro che identifica 
opportunamente nella personalità narcisista "il vero travestimento del nostro secolo".
La legge sono io - Nando dalla Chiesa
Cronaca di vita repubblicana nell'Italia di Berlusconi
"LA REPUBBLICA" - 28/01/2003
Napoli città senza censura. Ne è convinto Nando dalla Chiesa che ha raccolto in un volume i suoi 
interventi in prima pagina dell'Unità ed ha scelto Napoli per stamparli con l'editore Filema. Una 
voce "da dentro", senza generiche acredini, ma , nella sua veste di capogruppo della Margherita 
nella commissione Giustizia del Senato, capace di muovere circostanziate accuse al Governo. Sulla 
possibilità di pubblicare il libro a Napoli dalla Chiesa dice: "si deve al clima che ancora si respira a 
Napoli, se è nata una casa editrice come Filema. Già agli inizi degli anni '90 segnalavo agli amici 
che si potevano trovare più novità e stimoli che a Milano".
Il trono del drago - Fatima Curzio
"IL MATTINO" - 21/11/2002
Un romanzo ambizioso e complesso, ambientato in uno dei periodi più turbolenti della storia cinese, 
e cioè nei primi anni del Novecento, quando il millenario impero Celeste sta per rovinare 
precipitosamente, travolto dalle congiure della corte, dalle spinte modernizzatici, dalle influenze 
occidentali (i "barbari d'oltremare"). Ed è proprio in questo intricatissimo snodo storico che la 
Curzio colloca i propri personaggi. I loro destini finiranno con l'intrecciarsi molto strettamente in 
un romanzo che "attinge a molti modelli narrativi per chi ama profondamente la finzione letteraria".
Scritti su Parmenide - Hans Georg Gadamer
"LA REPUBBLICA" - 12/11/2002
Uscito a qualche mese dalla scomparsa, a 102 anni, del padre dell'Ermeneutica che predilesse 
Napoli, tenendovi memorabili lezioni all'istituto di studi filosofici, il libro ruota intorno al poema 
dottrinale del presocratico, il primo testo filosofico dell'Occidente, di cui possediamo 160 esametri, 
disposti in 19 frammenti. Tanto per capirci, viene da qui la famosa frase che si studia al liceo: 
"L'essere è, il non essere non è". 
Buona sera, cara Notte -  Gabriele d'Annunzio 
Un carteggio con Marie de Règnier
"LA REPUBBLICA" -  06/11/2001
Lui si firmava Frate Foco, lei Sorella Notte. Lui le spediva pastiglie alla menta, lei doveva portagli 
"l'odore della landa nella piega delle braccia". Fu un amore intellettuale, senza fremiti, senza 
sconvolgimento dei sensi, quello di un Gabriele d'Annunzio ormai Casanova in vestaglia per una 
delle femmes fatales di Francia,  Marie de Règnier. Un epistolario che svela un nuovo d'Annunzio, 
curato dal traduttore di Baudelaire e studioso di letteratura francese Nicola Muschitiello. Tredici 
lettere autografe ed una foto con dedica (1914-1921), che ci restituiscono l'amore tra il poeta e 
Marie che, nel racconto pure pubblicato da Filema "Le charmant rendez-vous" con lo pseudonimo 
maschile di Gerard D'Houville, si rifà alle atmosfere di Justine o da il Monaco di Lewis, 
abbandonando il torbido per riscoprire l'italiano antico di Jacopone da Todi, un modo per 
ricambiare l'amore di d'Annunzio per la difficile lingua del francese antico. 
Filosofia in carcere - Giuseppe Ferraro
Incontri con i minori di Nisida
"IL MATTINO" - 18/11/2001
Giuseppe Ferraro è un filosofo militante. Non si accontenta di insegnare all'università "Federico II" 
di Napoli, vuole andare oltre. Intende recuperare la funzione sociale della filosofia. Oltrepassare le 
mura eburnee degli specialisti accademici, abbattere le barriere delle chiusure autoreferenziali, 
sperimentare nuove forme di conoscenza, per restituire senso (autenticità) al patrimonio di sapere 
della disciplina da lui praticata e amata. Filosofia in carcere è il racconto asciutto, vibrante, carico 
di tensione narrativa ed esistenziale, di un'esperienza estrema in un luogo estremo. Un racconto 
toccante, inframezzato dalle testimonianze spesso sconnesse ma autentiche dei ragazzi. Dapprima 
diffidenti, poi stupiti, provocati dall'insolito incontro umano, che mette a nudo la loro voglia di 
capirsi meglio, scoprendo così - accanto all'inadeguatezza ad affrontare la vita fuori dal carcere - 
l'esistenza di relazioni possibili oltre la logica di scambio, di sopraffazione e di violenza.
SULLA PUNTA DELLE DITA - Eeva Liisa Manner 
Dal "MAROSTICA" - agosto 2001 
Troviamo in questa raccolta le tematiche che ricorrono in tutta l'opera della grande poetessa 
finlandese del '900: il sentimento di vicinanza alla natura, la filosofia, la cultura, la musica e una 
profonda etica umanistica. 
UN VENTAGLIO DI SETA BLU SAVOIA - Adriana Brown
"LA REPUBBLICA" - 14 febbraio 2001
Delitto alla corte della regina Elena: promette di diventare un vero caso letterario: è un giallo, 
riguarda i Savoia ed è stato scritto da una signora un po' misteriosa ed internazionale, una via di 
mezzo, letteralmente parlando, tra la Christie e Camilleri. Il libro, trae spunto da un fatto di cronaca 
realmente accaduto, l'omicidio di Giulia Tasca una donna di corte della regina Elena di Savoia che 
fu ritrovata morta in una pensione di piazza Vittorio a Roma.
LE CHARMANT RENDEZ-VOUS  - Gérard D'Houville 
a cura di Nicola Muschitiello
"OSSERVATORIO" - giugno 2001
"Tutti pazzi per Marie". Il volto di Marie non lo vediamo, ma ammirando l'immagine interna 
possiamo restare prigionieri anche noi della potente carica erotica sprigionatasi da questa donna, 
che ha ammaliato il francesista di Pezze di Greco, inducendolo a cadere in quella che - se fossimo 
in campo artistico - definiremmo una "sindrome di Stendhal".  
ELOGIO DEL MASSIMO TIMORE - Erri de Luca  
"IL MATTINO" -  2000
Un commento dello scrittore al Salmo II: <<I pescatori andavano al largo che era buio, il cranio 
riparato dal basco, berretto che non si lasciava sfottere dal vento. Non sapevano il nuoto né avevano 
costumi da bagnanti. Se doveva succedere di affondare in un buco di mare, bastava un pezzo di 
legno della barca a reggersi fino alla resa. Nuotare, sguazzare d'avanti agli ombrelloni era specialità 
da villeggianti…>>.  
RAGAZZA BRUTTA RAGAZZA BELLA - Consolata Lanza
"ALIAS" - supplemento de "IL MANIFESTO" - giugno 2000
Si chiama Desirée la bellissima prostituta nigeriana al centro di questo romanzo surreal-picaresco 
che si sposta, con la sua giostra di personaggi <<a margine>> tra una Torino underground e un 
fantastico paesino di campagna brulicante e dionisiaco. Una scrittura fresca e scudisciante, e un po' 
alla Pennac che, ballando tra pannocchie e <<graffioni>>, graffiti e sculture, nomi buffi e aggettivi, 
riesce quasi sempre a tenere la pista.
LA FILOSOFIA SPIEGATA AI BAMBINI - Giuseppe Ferraro
"IL SEGNALIBRO" n.49 - aprile 2000
Il libro racconta l'esperienza straordinaria di un corso sperimentale di filosofia svoltosi presso la 
scuola elementare di San Felice a Cancello, alla periferia di Caserta. Acqua, fuoco, terra, aria, sono 
gli elementi all'argine della riflessione filosofica che hanno scandito il ritmo di quest'esperienza 
unica in Italia, rivelando quindi come i bambini siano più vicini alla filosofia, allo stupore e alla 
meraviglia, alla libertà di domandare. 
SU  VERITA' E  MENZOGNA - Friederich Nietzsche  
"IL SEGNALIBRO" n. 48 - marzo 2000
Per Friederich Nietzsche l'obbiettività è solo una illusione, di fatto la conoscenza è invenzione e 
dominio. Che cos'è allora la verità? Un esercito in movimento di metafore, metonimie, 
antropomorfismi, in breve, una somma di relazioni umane che sono state poeticamente e 
retoricamente ingigantite, trasposte, ingioiellate, e che, per essere state usate a lungo appaiono ad un 
popolo fisse, canoniche e vincolanti: le verità non sono che illusioni, di cui si è dimenticato che 
sono tali. E' nell'uso che intendiamo farne - remissione e dominio sugli altri o liberazione e 
potenza di sé - che Nietzsche cerca la composizione dell'arte e della filosofia. 
GIOVANNA  D'ARCO - Jules Michelet  
"LA REPUBBLICA" - 9 marzo 2000 
Nel libro di Michelet non c'è solo il racconto di stati d'animo provati nel contesto dello scorcio 
finale della Guerra dei Cent'anni in un pezzo di Francia conteso tra Borgognoni e Inglesi. Risulta 
un'attenzione alla fisicità della giovane donna, inedita, ancora oggi che l'immagine di Giovanna 
d'Arco è vista come eterea o spirituale quando non androgina. Attraverso il velo della censura si 
legge che Giovanna "ignorò sempre le miserie fisiche delle donne", che cioè non aveva il mestruo, 
o che l'uniforme maschile fu strumento per difendersi dai soldati. Michelet da storico che sa 
raccontare, mette a nudo, oltre al corpo"umano" di Giovanna, l'ipocrisia della ragion di stato che 
cerca con ogni mezzo di sopraffare l'individuo e annientarne la libertà della coscienza. 
LA VERITA' DELL'EUROPA E L'IDEA DI COMUNITA' (La lezione di E. Husserl) 
di Giuseppe Ferraro  
"IL SEGNALIBRO" n. 48 - marzo 2000
Husserl colloca il nesso di verità e comunità all'origine della filosofia e della storia dell'Europa, 
nella rappresentazione di un rimando essenziale tra studiosi volti alla salvaguardia del mondo come 
vita e del sapere come dell'esperienza vissuta dell'imminenza del tempo e dell'esposizione di sé a 
nuovi orizzonti d'incontro. In tempi di verità per l'Europa, mentre si sta decidendo per il suo 
destino, questo saggio tenta di riprendere la lezione husserliana sul rapporto tra storia e filosofia, 
intendendo la stessa storia della filosofia come modello di una comunità che raccoglie tempi ed 
identità differenti in una contemporaneità acronica e sempre attuale, dove si tiene insieme 
l'invenzione e la storia.
LA LINGUA MUTA - Bruno Moroncini 
"IL MATTINO" - 13 dicembre 2000
Leggendo il libro di Bruno Moroncini su Walter Benjamin, ci si imbatte alla fine in un breve ma 
intenso capitolo sul rapporto di Benjamin con Napoli. Pubblico e privato si sovrappongono, il 
futuro sa di antico. La conservazione dell'arcaico, come osserva Moroncini, è il rovescio del 
progresso, e in quest' ultimo emerge la barbarie. Benjamin induce sui tratti folcloristici della città, i 
bambini a sciame, i rumori vivaci, gli stretti caffè dove la vita ristagna, il fuoco d'artificio 
onnipresente che mostra l'incantesimo del tempo come un razzo addobbato con sfarzo: tutte 
testimonianze di un arcaico che sopravvive alla rovina, e si rifiuta di scomparire. 
FRANCESCA DA RIMINI, DA NAPOLI - Antonio Petito, Salvatore De Angelis, Eduardo 
Scarpetta
"METROPOLIS" - 1999 
Una raccolta di tre esilaranti farse napoletane dell'800 ispirate alla nota vicenda di Paolo e 
Francesca. La storia dei due "amanti infelici" deve parecchio, della sua fama, ai celebri versi del 
quinto canto dell'inferno dantesco. Francesca da Rimini, da Napoli, offre tre opere teatrali di 
piacevole lettura che, accanto ad uno spaccato di vita vissuta, testimoniano anche le notevoli 
capacità di originale rielaborazione e di creatività della drammaturgia napoletana ottocentesca.
TROIANE - Euripide - a cura di Giuseppe Ferraro
"IL SEGNALIBRO" n.42 - 1999
La sorte dei vinti costituisce… lo scenario delle Troiane. Morte, dolori, esilio non rappresentano 
tuttavia soltanto l'esperienza degli sconfitti di una lunga guerra, ma la minaccia che incombe su 
ogni uomo e ogni donna. Al pari di Ecuba tutti siamo sottoposti al dominio della Fortuna, che ci 
rende, di volta in volta, vincitori o vinti…
NAPOLI AL TEMPO DI RE BOMBA - Herman Melville 
"IL SEGNALIBRO" - n. 42 settembre 1999 
E' la prima traduzione in napoletano di Melville: una scelta che all'autore avrebbe forse procurato 
divertimento e interesse. Poema sulla Napoli contemporanea dello scrittore (metà '800) con ampi 
cenni alle vicende storiche ed ai fatti artistici dell'epoca, con molti spunti di pittoresco color locale. 
Traduzione originale e brillante, come nella scelta di rendere in napoletano certi frammenti di frasi e 
dialoghi colti al volo. Uno dei motivi per cui forse il poemetto non è stato divulgato troppo è che 
contiene allusioni interpretabili in chiave omosessuale. Secondo alcuni critici, si possono cogliere 
immagini che anticipano quelle analoghe introdotte in Billy Budd. 
L'URGENZA DELLA LIBERTA' - Erri de Luca 
"IL MATTINO" - giugno 1999
Erri de Luca prosegue il suo percorso attraverso la Bibbia… Questa volta, ad attrarre la sua 
attenzione di traduttore appassionato sono i dodici versi in cui si annuncia la santità degli anni 
settimi e del Giubileo, anno sacro detto iòvel, corno di ariete dal nome dello strumento a fiato che si 
soffiava a distesa, da un confine all'altro di Israele, in occasione del suo avvento. Nel libro De Luca 
ha insistito sull'urgenza  della libertà come vero valore giubilare <<Proprio come è scritto nel 
Levitico: l'anno santo deve coincidere con una grande chiamata di libertà>>. 
IL PANE E L'ARGILLA - Emilia Cirillo
"IL MATTINO" - 26 settembre 1999
Un viaggio sentimentale in Irpinia, che ha tutta la poesia dei sogni, tutta la ricchezza dei ricordi, 
tutta la rabbia di un appassionato attaccamento. Con Il pane e l'argilla, il libro che è il frutto più 
maturo della sua vena di scrittrice, Emilia Bersabeo Cirillo guida il lettore in una passeggiata 
attraverso più di trenta paesi della provincia, cogliendo di ciascuno, attraverso un particolare, 
l'essenza nascosta, il nucleo misterioso. Un'originale guida turistica per l'anima, insomma, che 
trova le sue cartine geografiche nelle illustrazioni del maestro Giovanni Spinello.
LE AMICHE DI CARLA - Anna Santoro
"LEGGENDARIA" n.18 - dicembre 1999
Anna Santoro riesce a narrare con grazia venata di ironia e sofisticata levità una storia corale che è 
il ritratto di una generazione, quella delle donne che furono le ragazze del '68. Le poche, 
numericamente, che vissero quella stagione eccezionale in cui coincisero inquietudini soggettive e 
profondi sommovimenti politico-sociali che cambiarono le vite di moltissime. Il testo che la Santoro 
ci offre in cui ci vira dentro in modo irresistibile è fatto di una memoria restituita ma anche di 
domande riformulate, di questioni mai sopite: l'amore, la guerra, l'impegno, il senso delle nostre 
singole vite e della vicenda di cui siamo, a diverso titolo, ancora protagoniste. Con un debito aperto 
verso noi stesse ed un credito, ancora in parte da spendere con quelle e quelli che sono venuti dopo 
di noi.
L'ALTRO IERI - Patrizia Marchei Romano
Recensione 1998
Un romanzo vivace e spontaneo: spaccati di vita quotidiana di una famiglia "pariolina"  tra eventi e 
ricordi trascorsi nello sfondo di uno dei quartieri più affascinanti di Roma. Un romanzo scorrevole e 
ben riuscito che trasmette la nostalgia dei ricordi e dei rimpianti che ognuno conserva gelosamente. 
Fa pensare all'inesorabile passare del tempo e al susseguirsi immutato delle stagioni, degli anni e 
delle generazioni e insegna che tutto ciò che passa, alla fine resta e resterà per sempre impresso 
nella memoria di chi non vuole cancellare.
EST DI CIPANGO - Consolata Lanza
"EX LIBRIS" - novembre 1998
Tre racconti. Tre storie intrecciate. Tre protagonisti, un solo destino li accomuna: fuggire dal loro 
presente. Per andare dove? La meta è un pretesto, un luogo incerto, un lontano da dove, in cui 
possano placare o cercare sollievo al dolore lancinante di vivere. Dopo "Il gioco della masca", "Est 
di Cipango" conferma le particolari qualità di narratrice di Consolata, del suo frasaggio 
caravaggesco della capacità di costruire una trama complessa, in cui, al pari delle scatole cinesi, una 
storia contiene l'altra, e poi altre ancora. 
ANIMATERRA - Gemma Capone 
"LA PAGINA" - Settimanale italiano di Zurigo - novembre 1998 
Animaterra, in un linguaggio asciutto, descrive minuziosamente situazioni, luoghi, personaggi, 
conducendo il lettore alla scoperta di un arcaico mondo contadino. Con questo libro Gemma 
Capone ha scardinato le serrature che sigillano l'animo di tanta gente che ha vissuto la sua stessa 
esperienza suscitando un moto d'affetto e di riconoscimento che mai si sarebbe aspettata. L'autrice 
raccontandosi ha svelato le delicate sensazioni delle donne del sud costrette a lasciare i loro paesi 
per costruirsi una vita altrove. Ma i ricordi, la nostalgia, il rapporto d'amore-odio con la propria 
terra sono subito pretesto per raccontare il loro turbamento. 
FRAGOLE - Emilia Cirillo
"IL MATTINO" - febbraio 1997
<<Prova ad immaginare una gioia improvvisa, inaspettata che ti prende al cuore. Tu esci da un 
giorno come gli altri. Credi di essere appagato. Hai fatto le cose di sempre, con il sorriso 
imbronciato, le mani screpolate. E' al termine, la tua giornata. Sei in pace con te stesso. Non chiedi. 
Non dai. Il conto è perfetto. E' una musica, un violino? Un battito leggero, un sussulto. Qualcosa si 
insinua nel cuore. Qualcosa di nuovo e pauroso. Cos'è?>>. Le risposte a quest'interrogativo 
riempiono le pagine di Fragole.
IL GIOCO DELLA MASCA - Consolata Lanza
"LA STAMPA" - novembre 1997
Due racconti ed un microromanzo di una scrittrice che vive e lavora a Torino. Storie di luoghi e di 
tempi diversi, tra razionalismo e magia, introdotte dal racconto che dà il titolo al libro. Ne è 
protagonista una masca ilare e benigna che abita un masso erratico di un paese della pianura più 
piatta <<presso un'ansa del Po>>.
SI RIPARANO BAMBOLE - Autori vari - a cura di B. Moroncini e Felice Ciro Papparo 
"AUT AUT" - 1996
La riflessione sulla scrittura rappresenta il motivo conduttore del "quaderno" Si riparano bambole, 
frutto composito ma perfettamente coerente dell'officina di "Chasmos" che realizza così il progetto 
originario di esplorazione del "fare narrativo", inscindibile dalla soggettività che lo mette in pratica 
e dal suo rapporto con il mondo. Il titolo si richiama consapevolmente a Pizzuto per dichiarare un 
debito e nello stesso tempo per definire un senso di questa indagine che segue un percorso alterno 
tra scrittura creativa e pensiero critico. 
GIARDINO DOLENTE - Edith Sodergrann
"LEGGENDARIA"  1996
Il tono è quello di una donna che ha saputo trasformare la propria debolezza in forza, di un'autrice 
che non scrive "per" la poesia, ma nella poesia trova e riconosce se stessa. Colta, appassionata 
lettrice (in lingua originale) di Dante e Nietzsche, Edith insegue essenzialmente la libertà, libertà 
dagli schemi, dalla tirannia dei "versi", dai luoghi comuni, dalle strettoie del tempo e dello spazio 
che a lei, gravemente malata di tubercolosi dovevano apparire insostenibili. Chi legge sente di 
essere di fronte a qualcosa di profondo e complesso che valica la stessa poesia perché mette in 
gioco la stessa esistenza.
UTERO ASTRALE - MARISA CARCAMO
"Il MANIFESTO" - 14 febbraio 1996
"Utero asrtrale" riporta alla luce la figura di Marisa Carcamo pittrice, scrittrice, morta suicida dopo 
una vita passata a lottare contro una società che l'aveva emarginata dichiarandola folle. 
L'autobiografia della Carcamo raccontata attraverso una folla di immagini tormentate e 
frammentarie, la storia coniugale di una donna incompresa e di una ribellione soffocata nel silenzio 
di una "malattia". 
LETTERE DALL'UNIVERSITA' - a cura di Luisa Muraro e Pier Aldo Rovatti
"L'INDICE" -  n. 9 - 1996 
Un libro in cui c'è molto realismo, non solo ricerca di vibrazioni e momenti magici. Da "Leggenda 
Bolognese" raccontata da Gloria Zanardi, quella dell'anziano filosofo che arrivava a lezione con 
enorme ritardo, ma deliziava poi coloro che avevano resistito nell'attesa con ore di folgorante 
comunicazione e disponibilità al dialogo, è emblematica: questa testimonianza, come tutto il libro 
riesce a un tempo a deplorare il ritardo ma anche coloro che se ne fanno scoraggiare. E' il barone-
affarista, il trafficone maniacale, che è esorcizzato dalle tante congiure degli onesti che emergono in 
questa raccolta di testimonianze, non l'intellettuale vero e trasognato, né lo scienziato pazzo da 
barzellette.  
AMORE DIFFERENZA MONDO - Giuseppe Ferraro e Simona Marino 
"SINGLES" magazine 1995
E' con la domanda: se il sentimento ci spetta, che già in quarta di copertina si viene invitati ad 
iniziare la lettura del testo. Il contenuto, è una raccolta di quanto divulgato in conferenze e seminari 
dai due autori in tempi diversi, con tematiche solite per l'argomento e per le edizioni di questo tipo. 
E' nonostante l'incantesimo di un sentimento che si cerca o si fugge di volere comprendere, 
aggiunto al perché nasce e muore con dotte ed esaustive formule e dissertazioni, che nel libro 
vengono riscoperte attraverso classici comportamentali e miti della cultura tradizionale. Scritto in 
questa maniera il libro riesce ad essere davvero promettente e agibile anche se diverso.
      

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