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Paul Valéry, Discorso sulla fotografia |
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Testo francese a fronte | ||
pp. 65 Euro: 6,50 - ISBN: 88-86358-77-6 | ||
Pubblicato in Italia per la prima volta da solo con il testo francese a fronte, una ricca biografia e bibliografia e con un commento del curatore, il discorso per il Centenario della fotografia fu tenuto da Paul Valéry alla Sorbona, il 7 gennaio del 1939. Nel suo intervento Valéry, sottolineando il contributo della fotografia alla letteratura e alle arti, nonché alla storia e alla filosofia, indica come l’invenzione della fotografia abbia prodotto un profondo cambiamento del modo in cui l’uomo rappresenta il mondo. La possibilità di osservare e documentare in modo nuovo un qualunque fenomeno della natura, di correggere gli errori, per eccesso o per difetto, propri alla stessa visione, fanno della fotografia uno straordinario strumento di conoscenza. Valéry utilizza un linguaggio adeguato all’occasione e alla circostanza, si tratta, infatti, di un discorso celebrativo, chiaro e semplice nella sua forma divulgativa, che risulta tuttavia, ad una attenta lettura, ricco di riferimenti a problematiche profonde che riguardano il rapporto stesso di Valéry con le arti espressive e la filosofia. | ||
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Felice Ciro Papparo, Soggetti al mondo |
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Cinque studi filosofici | ||
pp. 150 Euro: 10,00 - ISBN: 88-86358-78-4 | ||
Si tratta, ripercorrendo i cinque studi che compongono il volume, del tentativo di acquisire uno sguardo non essenzialistico e diretto, ma trasversale e indiretto su quei passaggi - del sé nel mondo e nell’altro - capace di vederne l’incrocio, di coglierne il punto di intersezione mentre, per dir così, si forma, senza immediatamente passare alla definizione esclusiva ed escludente. Se dunque questo è l’intento di Soggetti al mondo - dove soggetti va inteso nel doppio senso di ‘sudditi’ del mondo e ‘coautori’ del mondo - il primo passo da compiere è analizzare i tentativi di un soggetto solitario e pauroso che ‘ricostruisce un mondo’, il suo ovviamente; il primo e il secondo saggio, Hors-là e Il mondo ritrovato, fanno vedere esattamente questa strategia e insieme anche i differenti stili inventati per ‘abitare’ il mondo. I successivi saggi, dedicati a Kafka, allo sguardo psicoanalitico, ed a Valéry approfondiscono il tema del libro - facendo vedere anche i fallimenti sempre possibili e le necessarie regressioni in una ‘tradizione’ che si vorrebbe ‘abolire’. | ||
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Mahasweta Devi, La trilogia del seno |
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Introduzione e saggi di Gayatri C. Spivak | ||
pp. 175 Euro: 12,00 - ISBN: 88-86358-79-2 | ||
La più importante scrittrice indiana contemporanea in lingua bengali raccoglie in questi tre racconti le vicende di tre donne e del loro seno. Draupadi, la guerrigliera catturata dall’esercito governativo e violentata da soldati e ufficiali mentre è prigioniera, compie alla fine un gesto di rivincita sconcertante per i suoi aguzzini. Colei che dà di seno è la storia di Jashoda, una donna costretta per mantenere la sua famiglia a vendere il seno e a diventare una madre professionista, tradita e abbandonata da tutti morirà di cancro in solitudine. Dietro il corsetto è la storia di Gangor, una lavoratrice itinerante con un seno bellissimo, oggetto di ammirazione da parte di un fotografo che renderà l’oggetto-seno famoso, scatenando una catena di violenze. Il libro contiene tre saggi di Gayatri C. Spivak, docente di letteratura comparata alla Columbia University a New York, critica femminista post-coloniale che ha tradotto dal bengali all’inglese alcune opere della Devi. Qui fa una lettura critica dei tre racconti di Mahasweta Devi. Mahasweta Devi, riconosciuta come la più grande scrittrice indiana in lingua bengali, vive nel Bengala occidentale e dalla fine degli anni '60 si batte per il rispetto economico, politico e sociale delle comunità tribali . Di lei in Italia sono stati pubblicati La Cattura, da Theoria nel 1966, e La preda, da Einaudi nel 2004. Gayatri C. Spivak, nata a Calcutta, vive a New York dove è Avalon Foundation Professor alla Columbia University, dirige il Dipartimento di Letteratura Comparata e Società. E’ la rappresentante più significativa della critica femminista postcoloniale. In Italia sono stati pubblicati da Meltemi, Morte di una disciplina nel 2004 e Critica della ragione postcoloniale nel 2005. | ||
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Friedrich Nietzsche, Su verità e menzogna fuori del senso morale |
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Nuova edizione, con testo a fronte, nota biografica, bibliografia dell’autore e saggio del curatore | ||
pp. 96 Euro: 6,00 - ISBN: 88-86358-23-7 | ||
La Filema ripropone, con un nuovo commento del curatore, il testo scritto da Nietzsche nel 1873 che segna il passaggio della sua ricerca verso una filologia filosofica, spiegata in seguito come genealogia. La domanda di fondo è sull’uso della verità e della menzogna prima ancora che sulla loro definizione, perciò sullo statuto della politica, della società e dei rapporti umani. L’obbiettività è solo un’illusione, di fatto la conoscenza è invenzione e dominio. La verità allora è “un esercito in movimento di metafore, metonimie, antropomorfismi, in breve una somma di relazioni umane, che sono state poeticamente e retoricamente ingigantite, trasposte, ingioiellite, e che, per essere state usate a lungo, appaiono ad un popolo fisse, canoniche e vincolanti: le verità sono illusioni, di cui si è dimenticato che sono tali”. E’ nell’uso che intendiamo farne - dominio sugli altri o liberazione e potenza di sé - che Nietzsche cerca la composizione dell’arte e della filosofia. | ||
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Pietro Floridia, Tiergartenstrasse 4 |
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Un giardino per Ofelia | ||
pp. 111 Euro: 10,00 - ISBN: 88-86358-80-6 | ||
Ambientata negli anni ’40 ad Amburgo, questa storia dolcissima e tragica racconta l’incontro di due donne, Ofelia una giovane disabile mentale che vive coltivando fiori nell’assoluta innocenza di un rapporto di verità col mondo e Gertrud, l’infermiera nazista mandata a verificare le condizioni di Ofelia con il compito di sottoporla al programma T4, il cosiddetto ‘Olocausto minore’ che prevedeva l’eliminazione dei disabili come vite ‘indegne di essere vissute’. L’incontro si trasforma a poco a poco in un’amicizia profonda ed in un legame di cura e di tenerezza che unirà i destini di queste due donne fino alla fine. La scena si svolge su un duplice registro, la deposizione di Gertrud al tribunale delle forze alleate, dopo la fine della guerra e le vicende precedenti che scandiscono i momenti della storia. Il libro contiene anche i commenti delle due attrice e dello scenografo e la presentazione dell’autore regista che ne spiega l’origine e la composizione attraverso il lavoro teatrale e la raccolta di documenti storici. Lo spettacolo messo in scena da teatro dell’Argine, secondo un calendario già prestabilito, sarà presentato in molte parti d’Italia che avremo cura di segnalare. | ||
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