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Eleonora de Conciliis, Il lusso della differenza |
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Ipotesi sul processo di soggettivazione | ||
pp. 300 Euro: 18,00 - ISBN: 88-86358-82-2 | ||
Muovendosi tra filosofia e antropologia, il saggio analizza il farsi dell’identità umana come processo che ha come sfondo la pluralità sociale: ognuno di noi “diventa” soggetto solo perché si confronta con altri individui, e cerca un senso a tale differenziazione. Nella civiltà occidentale, il senso del processo di soggettivazione si è configurato come ‘lusso’, cioè come superiorità: solo alcuni individui hanno potuto diventare soggetti superiori, escludendo gli altri - gli inferiori - dalla costruzione soggettiva. Il saggio affronta l’attuale condizione dell’individualità occidentale: che cosa è diventato l’uomo nella postmodernità? È ancora in grado di costruirsi come soggetto? L’ipotesi di fondo è che la globalizzazione, estendendo a tutti in chiave consumistica la possibilità di soggettivarsi, renda superfluo, per non dire impossibile, ogni ‘lussuoso’ processo di soggettivazione; il risultato è che l’individuo occidentale appare oggi sempre più debole e mediocre: stupido. Alla filosofia spetta il difficile compito di pensare ciò che la minaccia: proprio perchè gli uomini stanno diventando stupidi, il pensiero ha la possibilità di comprendere storicamente questa nuova mediocrità e, così, di resisterle. Eleonora de Conciliis svolge attività di ricerca all’Università di Salerno ed è caporedattrice della rivista di critica filosofica on line «Kainos»; oltre a saggi su Arendt, Baudrillard, Canetti, Lévinas e Scholem, ha pubblicato i volumi: L’aristocratico metropolitano. Simmel e il problema dell’individualismo moderno (La Città del Sole, Napoli 1998); Favole per dialettici. Per una lettura dei racconti di Kafka (Loffredo, Napoli 1998); La redenzione ineffettuale. Walter Benjamin e il messianismo moderno (La Città del Sole, Napoli 2001) ; insieme a H. Retzlaff ha curato la traduzione italiana della Clavis fichtiana seu leibgeberiana di Jean Paul (Cronopio, Napoli 2003); per Filema ha pubblicato Identità e rifiuto. Appunti per un’antropologia del postmoderno, in AA.VV., Rifiuti, Napoli 2006. | ||
Jacques Derrida, Mal d'archivio |
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Un'impressione freudiana | ||
pp. 130 Euro: 13,00 - ISBN: 88-86358-07-5 | ||
Trad. a cura di Giovanni Scibilia COLLANA: Sovraimpressioni 3° edizione La Filema ripropone uno degli scritti più significativi del grande pensatore recentemente scomparso, in cui il filosofo francese interroga, attraverso il concetto di archivio in Freud, l'avvenire della psicoanalisi nel suo rapporto con le nuove tecnologie che hanno prodotto uno sconvolgimento del ricordo. L'uso mediale del computer, la posta elettronica, la stampa in tempo reale, etc., annullano la tecnica acquisita della memoria, proponendo una nuova immagine della conservazione di una tradizione scritta in rapporto diretto con la pulsione di morte. Riattraversando il principio economico dell'archivio freudiano e l'elaborazione del lutto, Derrida riflette su basi del tutto sconosciute la questione dell'eredità e della responsabilità. Una riflessione chi investe tutte le forme di scrittura e di trasmissione del sapere fino a cogliere il nodo essenziale nella domanda: Come si conserva e si trasmette la nostra tradizione occidentale? | ||
Tiziana Verde, L'ordine del vento |
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Romanzo/saggio con 15 foto di Napoli | ||
pp. 122 Euro: 6,00 - ISBN: 88-86358-87-3 | ||
La città è Napoli, gli anni quelli della guerra tra cutoliani e clan della nuova famiglia. Il filo che avrebbe dovuto legare fatti, sentimenti e partenze è diventato un più profondo smarrirsi nel ventre caldo di questa città tra i fantasmi del passato e la cocente realtà quotidiana della periferia. Dai frammenti però una storia si intravede: il Messia, i delitti dell’80, l'insegnamento in una scuola del nord a bambini nomadi o figli di emigrati. Il sud che vi appare resta una stagione, più che un punto cardinale, un coro che non andava mai a tempo, né sapeva cos’è una durata, perché in modo incomprensibile il tempo lo rispettava. Piccole storie di dedizioni, sacrifici, passioni e ingiustizie che delineano con tratto lieve un mondo maledetto e incantevole dove il dolore e la miseria convivono con l’impegno e la fiducia. Un mondo raccontato da una giovane donna che decide di lasciare la sua terra ma che non può separarsi da quella magia che le riscalda il cuore. Breve, toccante e inteso, questo romanzo saggio è rivolto soprattutto ai giovani per conoscere e ricordare il senso di una appartenenza che non è solo geografica, ma si inscrive in quel sentire profondo che accomuna le storie di noi napoletani. Tiziana Verde, napoletana, vive e lavora a Modena. Ha già pubblicato con la casa editrice Guida il racconto L’Uccello di fuoco nella raccolta dei Nuovi Narratori Campani. | ||
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AA.VV., La camera blu |
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Le donne e la guerra | ||
pp. 157 Euro: 12,00 - ISBN: 88-86358-84-9 | ||
La rivista, che riprende nel titolo l’esperienza delle Preziose, propone un approfondimento del tema monografico Le donne e la guerra, scelto nella sezione Materiali, mentre recensioni di libri, mostre ed eventi culturali, dedicati ad argomenti diversi, fanno parte della rubrica Interventi. L’Evidenziatore costituisce invece una breve e incisiva segnalazione di un aspetto relativo all’attualità connesso al tema. Nella sezione denominata Laboratorio didattico rientrano esperienze innovative dal punto di vista didattico e interdisciplinare come il seminario Antigone, riprese nelle pagine dedicate specificamente all’ambito scolastico in Genere e Formazione, osservatorio sull’inserimento della prospettiva di genere nell’istruzione scolastica e formativa. Femminismi postcoloniali e transnazionali è l’ultima rubrica, che presenta brevi saggi in traduzione sulla condizione delle donne nei paesi postcoloniali accompagnata da una riflessione critica sull’approccio a questi temi, maturata negli ultimi anni in un serrato confronto tra i femminismi occidentali e le narrazioni delle donne del cosiddetto Sud del mondo. Conclude la rivista la rubrica News che intende fornire un calendario degli eventi più significativi in relazione agli studi di genere, nonché una banca dati in progressivo aggiornamento dei siti di interesse. Comitato scientifico: le docenti del Dottorato in Studi di Genere, Rosi Braidotti, Remo Bodei, Ambra Pirri, Françoise Collin, Vita Fortunati, Gabriella Macero, Susan Bassnett, Inderpal Grawen, Lea Melandri, Paolo di Benedetto, Marco Meriggi, Federico Sanguineti, Pauline Schmitt Pantel, Adelina Sanchez, Wassila Tamzali. | ||
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Nicola Cunto e Candida Carrino, La memoria dei matti |
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Gli archivi dei manicomi in Campania tra XIX e XX secolo | ||
pp. 407 Euro: 20,00 - ISBN: 88-86358-83-0 | ||
Il recupero della memoria può essere funzionale alla sperimentazione di nuovi percorsi della psichiatria? A questa domanda il libro tenta di dare una risposta mettendo a confronto i saperi di diverse discipline: da una parte la storia delle istituzioni manicomiali attraverso la ricostruzione documentale, dall’altra i nuovi modelli operativi, alternativi all’istituzione manicomiale. Il confronto tra passato e presente apre un’originale e più interessante prospettiva per la realizzazione piena della rivoluzione basagliana, per una sperimentazione basata sul riconoscimento dei diritti di cittadinanza e sull’impegno di una profonda trasformazione delle mentalità e delle ideologie. | ||
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