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AA.VV., Nella dispersione del vero. I filosofi: la ragione, la follia |
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Testi di: M. Dixsaut, M. Vegetti, R. De Monticelli, G. Borrelli, B. Nacci, B.M. D'Ippolito, B. Impegno, R. Bonito Oliva, G. Cantillo, R. Petrillo, S. Finzi, A. Mele, F. Ciaramelli, G. Ferraro, F.C. Papparo, F. Di Paola A cura di Gianfranco Borrelli e Felice Ciro Papparo | ||
pp. 374 Euro: 15,49 - ISBN: 88-86358-28-8 | ||
Il pacato rimpianto con cui Husserl annunciava l’amaro risveglio della filosofia dal sogno di essere una scienza rigorosa, ha tracciato il percorso della riflessione contemporanea che, dalla dispersione del vero e dall’indebolimento del soggetto, ha saputo trarre una rinnovata capacità di pensare il proprio tempo e di misurarsi con la complessità. I materiali raccolti in questo volume, frutto di un seminario internazionale di filosofia organizzato presso l’Università di Napoli, testimoniano, nella versatilità degli stili e delle voci, che la filosofia, in quanto saggezza ed arte dell’interloquire con l’altro, rilancia il suo diritto ad esistere in un mondo sempre più bisognoso della cura della pluralità e delle sue differenze. | ||
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J.F. LYOTARD, La confessione di Agostino |
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trad. it. a cura di S. Marino | ||
pp. 90 Euro: 14,46 - ISBN: 88-86358-36-9 | ||
Per la prima volta pubblicato in Italia, l'ultimo libro del filosofo francese, scomparso recentemente, ed edito dalla Galilée alla fine del '98, è un suggestivo percorso nel testo agostiniano, di cui raccogliere l'intensità espressiva e la forza narrativa. Si compone di quattro parti che analizzano in modo serrato l'esperienza della confessione e della conversione di Agostino, in un confronto diretto con il testo delle Confessioni laddove emerge il travaglio di un uomo che sente nella sua carne la macerazione delle colpa e l'esaltazione della grazia. Una scrittura lirica e sensuale, densa di riflessioni per l’uomo contemporaneo su temi scottanti come il peccato, la sessualità, la differenza, la responsabilità, il compito della memoria, in breve il senso della vita. Il libro riporta in appendice pagine autografe di Lyotard, che testimoniano le tracce di un lavoro che la morte ha interrotto. | ||
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BRUNO MORONCINI, La lingua muta ed altri saggi benjaminiani |
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pp. 262 Euro: 12,91 - ISBN: 88-86358-48-2 | ||
Varie sono state finora le interpretazioni del pensiero di Walter Benjamin: questo libro ne tenta esplicitamente una politico-rivoluzionaria facendo dell'opera del pensatore tedesco una specie di campo di battaglia in cui l'idealismo e il materialismo s'affrontano in quella che Althusser ha chiamato la lotta di classe nella teoria. Per l'autore il materialismo è il procedimento adottato da Benjamin nel suo lavoro filosofico, la strategia con cui legge e interpreta testi e autori canonici della modernità come Goethe, con cui ricostruisce e decostruisce insieme movimenti culturali come il Romanticismo di Schlegel e Novalis e il teatro barocco tedesco del '600, con cui affronta e tratta forme di sapere e oggetti della riflessione filosofica come il linguaggio e l'opera d'arte, la storia e la teologia, con cui infine analizza e comprende forme di vita e regioni dell'esperienza soggettiva come la gioventù e la scienza, l'infanzia e l'eros. | ||
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AA.VV., Singolari intrecci - Modi del patire e pratiche della libertà |
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a cura di Gianfranco Borrelli e F.C. Papparo | ||
pp. 300 Euro: 15,49 - ISBN: 88-86358-51-2 | ||
La riflessione è incentrata intorno alle diverse modalità attraverso le quali la tradizione filosofica occidentale ha modellato la soggettività come punto di precipitazione per vissuti diversi, dando vita ad una sorta di “convito” pluridisciplinare, in cui etica, estetica, psicoanalisi/psichiatria, antropologia e teoria politica, costituiscono ormai un nodo inestricabile per pensare lo statuto di una soggettività sempre più singolare. Di fronte a questo paradosso avanza con urgenza la questione di come sia possibile una pratica individuale della liberazione, disincantata rispetto alle lusinghe del liberismo economico e intenzionata a riconvertire inutili sofferenze. Ovvero, come sia possibile pensare-praticare il passaggio dei soggetti dalla sofferenza senza sbocco alla dinamica dell'apertura alla felicità intesa come piacere di agire liberamente. Altri volti e altri sguardi si impegnano a percorrere il mondo secondo flussi migratori costituiti da diverse singolarità che riconoscono con sofferenza il rischio e pretendono alla felicità. Forse rinunciare a malinconia/nostalgia apre all'oltrepassamento della perdita e delle ansie dei ritorni.Il volume raccoglie i seguenti contributi presentati al seminario Modi del patire e pratiche di libertà svoltosi nell'anno 2000 presso il Dipartimento di filosofia dell'Università di Napoli: Gianfranco Borrelli, Dal cittadino immaginario della modernità alle pratiche di singolarità, Ricardo Tejada, Desoggettivazione e soggettivazione in Deleuze, Francesco Paolo Adorno, La costituzione del soggetto etico tra estetica e politica, Mario Perniola, Il terzo spirito del capitalismo e le pratiche di libertà, Mariapaola Fimiani, La “grandeur” e la prova del “farsi sentire”, Aldo Gargani, Modalità della crisi, ibridazione dei codici simbolici ed esistenza, Amalia Miele, Alienati, anormali, addicts: il cerchio chiuso della psichiatria, Lea Melandri, Le passioni del corpo: impedimento o strada obbligata di libertà possibili?, Arcangelo Dell1Anna-Felice Ciro Papparo, Il postino del trauma, 1) Sogni e silenzi; 2) Dalle mire del trauma al discanto del sogno. | ||
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Edmund Husserl, La coscienza interiore del tempo |
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Traduzione e postfazione a cura di G. Ferraro | ||
pp. 180 Euro: 12,91 - ISBN: 88-86358-50-4 | ||
E’ il testo più completo dell’analisi della coscienza interiore del tempo del Novecento. Espressioni di un corso di lezioni tenute da Husserl nel 1905 lo scritto che qui viene presentato è quello che fu curato da Edith Stein e pubblicato da Heidegger con un propria nota introduttiva che ne segnalava gli avanzamenti all’interno dello sviluppo dell’analisi fenomenologica a partire dalle Ricerche Logiche, ma anche i dubbi riguardo al tema dell’intenzionalità. Quest’ultima trova senz’altro in queste pagine la sua prima strutturazione come atto di presentificazione originaria della coscienza. Husserl analizza non solo il fenomeno del corso interiore del tempo attraverso l’attesa e il ricordo, le tensioni anticipatrici e le tensioni conservative, ma si spinge più a fondo a considerare il tempo come sorge fuori da ogni dato rappresentativo e immaginativo nel gesto originario della coscienza interiore. | ||
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