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Felice Ciro Papparo, Soggetti al mondo |
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Cinque studi filosofici | ||
pp. 150 Euro: 10,00 - ISBN: 88-86358-78-4 | ||
Si tratta, ripercorrendo i cinque studi che compongono il volume, del tentativo di acquisire uno sguardo non essenzialistico e diretto, ma trasversale e indiretto su quei passaggi - del sé nel mondo e nell’altro - capace di vederne l’incrocio, di coglierne il punto di intersezione mentre, per dir così, si forma, senza immediatamente passare alla definizione esclusiva ed escludente. Se dunque questo è l’intento di Soggetti al mondo - dove soggetti va inteso nel doppio senso di ‘sudditi’ del mondo e ‘coautori’ del mondo - il primo passo da compiere è analizzare i tentativi di un soggetto solitario e pauroso che ‘ricostruisce un mondo’, il suo ovviamente; il primo e il secondo saggio, Hors-là e Il mondo ritrovato, fanno vedere esattamente questa strategia e insieme anche i differenti stili inventati per ‘abitare’ il mondo. I successivi saggi, dedicati a Kafka, allo sguardo psicoanalitico, ed a Valéry approfondiscono il tema del libro - facendo vedere anche i fallimenti sempre possibili e le necessarie regressioni in una ‘tradizione’ che si vorrebbe ‘abolire’. | ||
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Edmund Husserl, Fenomenologia e psicologia |
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Intr. e trad. a cura di Anna Donise | ||
pp. 106 Euro: 8,00 - ISBN: 978-88-86358-61-X | ||
Il saggio Fenomenologia e psicologia - che Husserl scrive nel 1916 - tradotto per la prima volta in italiano e riproposto in una nuova edizione arricchita da una nota della curatrice, affronta il problema irrisolto del rapporto tra le leggi della logica e la psiche umana, cioè tra principi ideali e oggettivi, come le leggi matematiche e i singoli individui, con le loro storie personali, le emozioni, i sentimenti, che il più delle volte producono contraddizioni e oscillazioni nella coscienza. Ed è proprio la coscienza, intesa da Husserl come interna ed esterna, coscienza di sé e del mondo, a costituire il discrimine tra fenomenologia e psicologia. La prima è infatti scienza pura dei fenomeni quali appaiono all’interno della coscienza, senza alcun riferimento alla realtà esterna, pure idealità, mentre la seconda è scienza dei fatti, dell’esperienza esterna, comprendendo in essa anche l’esperienza psicologica del sé, cioè di essere questo soggetto che pensa, che soffre, che gioisce, in breve che sente e si sente. Quest’ultimo è certamente l’ambito della psicologia, che nelle parole del filosofo, ha un proprio statuto scientifico ben distinto da quello filosofico. | ||
Titoli da 1 a 2 | ||
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