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Autori vari, Il Potere Invisibile. Figure femminili tra mito e storia |
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a cura di Simona Marino, Claudia Montepaone e Marisa Tortorelli Ghidini | ||
pp. 250 Euro: 12,91 - ISBN: 88-86358-68-7 | ||
L’insieme dei saggi che qui si presentano è incentrato sul potere secondo una prospettiva storico-politica, volta ad individuare nella comunità antica e nel mondo moderno e contemporaneo forme di esclusione e controllo delle donne, una prospettiva prevalentemente teoretica, che affronta il problema dell’identità femminile tracciando una fenomenologia di sentimenti e di passioni e concentrandosi soprattutto sul fenomeno dell’erosione del potere della coscienza ed infine un approccio filosofico e psicologico, che analizza gli effetti prodotti dagli “eccessi del desiderio femminile” nella costituzione di stereotipi e modelli fondanti l’immagine del femminile ed il conflitto tra i sessi. I nodi tematici che si affrontano sono infatti relativi alle pratiche di potere e contropotere femminile e alle forme di controllo culturale e sociale che ne derivano. L’elemento comune ai singoli contributi consiste nell’esigenza di cogliere un legame, inscindibile e non univoco, tra identità femminile e rapporti di potere entro i quali tale identità di volta in volta si definisce e si organizza, secondo la prospettiva di genere come chiave interpretativa per ambiti disciplinari e contesti storici e simbolici diversi. | ||
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AA.VV, Travestimenti e metamorfosi. Percorsi dell'identità di genere tra epoche e culture |
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a cura di Laura Guidi e Annamaria Lamarra | ||
pp. 200 Euro: 15,49 - ISBN: 88-86358-65-2 | ||
Donne che irrompono nella scena politica con le armi in pugno -in senso letterale o metaforico- , ereditiere masculiate dai giuristi, vedove per le quali la perdita del marito segna l’assunzione di poteri e compiti maschili, individui mutanti, che nell’arco della loro vita interpretano, alternativamente, entrambi i ruoli sessuali, corpi provocatori di danzatrici barbute…La memoria, quanto più si addentra nelle pieghe del sociale tanto più sembra smentire la codificazione binaria delle identità sessuali, laddove la scienza e il diritto non fanno che ribadirla. Come sono stati conciliati, nella storia della nostra civiltà, i modelli del maschile e del femminile -che tornano a ribadire come necessaria e universale, una relazione complementare e gerarchica tra i sessi, con la presenza reale, e non rara, di donne in armi, di intellettuali e artiste dal “vigoroso” ingegno, di vedove che assumevano spavaldamente il ruolo professionale del marito e l’autorità di capofamiglia? O con quella di uomini poco inclini alle armi, al potere, alla razionalità: privi, insomma, dei tratti considerati distintivi della mascolinità? A. Nunziante Cesaro, Premessa; Laura Guidi e Annamaria Lamarra, Introduzione; S. Marino, La sofisticata semplicità del volto; A.Valerio, Dio in metamorfosi nell’esperienza religiosa;F. Molfino, Genere e transessualità; A. Pirri, Travestimenti, travisamenti, tradimenti; A. Lamarra, Identità come maschera/ maschera come identità nel romanzo femminile inglese; R. M. Loretelli, Una donna per marito; M. Muscariello, Donne e pseudonimi tra Otto e Novecento; M. Angarano, Il viaggio parallelo di una scrittrice e del suo personaggio: Sophie von La Roche e il suo doppio;K. Bird, Nei panni giusti: travestimento e potere nell’Ottocento canadese; M. R. Pelizzari, Donne virili negli “Aneddoti” di benedetto Croce; A. B, La donna “masculiata” nel diritto dell’età moderna; A. Russo, L’identità sessuale della vedova: percorsi biografici ottocenteschi; L. Guidi, Patriottismo femminile e travestimenti sulla scena risorgimentale; A. Kelikian, Abito, travestimento e identità anomale. | ||
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Lea Melandri, Preistorie. Di cronaca e d'altro |
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pp. 250 Euro: 15,00 - ISBN: 88-86358-73-3 | ||
Attenta coscienza critica del presente, l’autrice, molto conosciuta nel mondo femminile, raccoglie in questo libro un’intensa e appassionata riflessione sul corpo, l’amore, l’infanzia, il rapporto tra i sessi, la famiglia, la convivenza sociale, prendendo spunto da fatti di cronaca, che hanno profondamente colpito l’immaginario collettivo, e cercando di coglierne l’interiorità, quelle spinte sotterranee, a volte inquietanti o esplosive, che agitano la vita dei singoli, spesso all’insaputa degli stessi protagonisti. Una lettura obliqua del nostro tempo che riporta i “mostri”, usciti dal vaso di Pandora, all’esperienza comune per riconoscere le parentele insospettabili tra la violenza e l’amore, tra la vittima e l’aggressore, tra le libertà dell’Occidente e la miseria del resto del mondo, tra il sogno di immortalità e le morti statisticamente previste degli esodi vacanzieri. Per un “mondo alla rovescia” occorre scavare dentro e dietro le storie senza lasciarsi distrarre dalle strade maestre dei giudizi correnti. Lea Melandri nata a Fusignano (Ravenna) nel 1941, vive a Milano dal 1967. Giornalista e scrittrice prende parte attiva al movimento delle donne negli anni ’70. Di questa ricerca sulla problematica dei sessi, che continua fino ad oggi, sono testimonianza le pubblicazioni: L’infamia originaria, edizioni L’erba voglio 1977 (Manifestolibri 1997); Come nasce il sogno d’amore, Rizzoli 1988 ( ristampato da Bollati Boringhieri, 2002); Lo strabismo della memoria, La Tartaruga edizioni 1991; La mappa del cuore, Rubbettino 1992; Migliaia di foglietti, Moby Dick 1996; Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta, Fondazione Badaracco, Franco Angeli editore 2000; Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri 2001. | ||
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Anna Grazia Ricca, Corpi d'eccezione |
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Storie di uomini e donne internati nel manicomio di Aversa 1880/1920. Vincitore della V edizione del Premio “G. A. Arena” - Città di Acri | ||
pp. 120 Euro: 12,00 - ISBN: 88-86358-86-5 | ||
E’ un regime “d’eccezione” quello manicomiale, che fonda il suo potere sulla discriminazione. Per uomini e donne, ritenuti incapaci di vivere “normalmente”, la scienza psichiatrica alla fine dell’Ottocento crea il manicomio dove l’internamento, dietro il pretesto della malattia mentale, trova piena giustificazione. Sono relazioni di potere quelle che si intrecciano all’interno del contesto manicomiale, un potere fluido che di volta in volta i medici, i familiari e gli stessi ammalati esercitano nel vano tentativo di rendere plausibile una esperienza inaccettabile. Attraverso l’analisi delle cartelle cliniche e delle lettere private scritte dagli internati, che l’autrice ha visionato e selezionato con cura, il libro si propone di ricostruire storie vere di follia e di emarginazione, indagando strategie, negoziazioni, complicità e disperati espedienti per tentare di sopravvivere e di fronteggiare la drammatica condizione di esclusi dal mondo senza voce e senza diritti. Anna Grazia Ricca è psicoterapeuta in formazione psicoanalitica. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Studi di Genere presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. | ||
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Mahasweta Devi, La trilogia del seno |
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trad. dall’inglese e cura di Ambra Pirri | ||
pp. 180 Euro: 12,00 - ISBN: 88-86358-79-2 | ||
Introduzione e saggi di Gayatri C. Spivak La più importante scrittrice indiana contemporanea in lingua bengali raccoglie in questi tre racconti le vicende di tre donne e del loro seno. Draupadi, la guerrigliera catturata dall’esercito governativo e violentata da soldati e ufficiali mentre è prigioniera, compie alla fine un gesto di rivincita sconcertante per i suoi aguzzini. Colei che dà di seno è la storia di Jashoda, una donna costretta per mantenere la sua famiglia a vendere il seno e a diventare una madre professionista, tradita e abbandonata da tutti morirà di cancro in solitudine. Dietro il corsetto è la storia di Gangor, una lavoratrice itinerante con un seno bellissimo, oggetto di ammirazione da parte di un fotografo che renderà l’oggetto-seno famoso, scatenando una catena di violenze. Il libro contiene tre saggi di Gayatri C. Spivak, docente di letteratura comparata alla Columbia University a New York, critica femminista post-coloniale che ha tradotto dal bengali all’inglese alcune opere della Devi. Qui fa una lettura critica dei tre racconti di Mahasweta Devi. Mahasweta Devi, riconosciuta come la più grande scrittrice indiana in lingua bengali, vive nel Bengala occidentale e dalla fine degli anni '60 si batte per il rispetto economico, politico e sociale delle comunità tribali . Di lei in Italia sono stati pubblicati La Cattura, da Theoria nel 1966, e La preda, da Einaudi nel 2004. Gayatri C. Spivak, nata a Calcutta, vive a New York dove è Avalon Foundation Professor alla Columbia University, dirige il Dipartimento di Letteratura Comparata e Società. E’ la rappresentante più significativa della critica femminista postcoloniale. In Italia sono stati pubblicati da Meltemi, Morte di una disciplina nel 2004 e Critica della ragione postcoloniale nel 2005. | ||
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